Articolo appunto su come abilitare il debug Android via WiFi senza avere il telefono in modalità root.
- Assicurarsi che computer e dispositivo siano collegati alla stessa rete
- Collegare il dispositivo al computer tramite USB
Assicurarsi che le opzioni da sviluppatore siano abilitate
- Aprire il prompt dei comandi come amministratore
Assicurarsi di avere installato sul proprio computer gli strumenti di piattaforma Android
- Posizionarsi nella cartella di installazione del tool ADB.EXE
- Eseguire il comando “adb tcpip 5555“
Confermare sul proprio dispositivo l’accoppiamento
- Eseguire il comando “adb connect <INDIRIZZO_IP>”
Specificare l’indirizzo IP del dispositivo
Questa modalità ci permette di installare, eseguire e debuggare le nostre applicazioni Android tramite il nostro ambiente di sviluppo, sia esso Visual Studio o Android Studio.
Ovviamente ogni volta che il dispositivo viene riavviato la modalità di debug viene reimpostata a USB, dobbiamo quindi ripetere la procedura per abilitare il debug di Android via Wifi. Esistono modalità più efficaci, ma richiedono l’abilitazione del dispositivo in modalità root e l’installazione di alcune applicazioni sullo stesso, cosa non facile da fare se abbiamo a che fare con i dispositivi dei nostri clienti o se non abbiamo dimestichezza con queste cose.
Con questo metodo ci siamo assicurati di non avere il telefono collegato alla porta USB (che ultimamente scarseggiano sui portatili). Inoltre se stiamo sviluppando applicazioni che richiedono l’uso di sensori di movimento, piuttosto che di fotocamere, non abbiamo l’impiccio del cavo.